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Dormire Sano
Tuesday 03.12.2019 · Autore: Univ.-Prof. Dr. Manfred Walzl

10 miti e credenze comuni sull’insonnia – Parte 2

Esistono tantissimi miti e credenze sul sonno. Di alcuni ho già scritto in un precedente articolo, perché non tutto quello che pensiamo di sapere sul sonno in realtà è vero.

Altri miti e credenze sul sonno:

Mito 6: Il sonno non è mai abbastanza

Falso.
Un mito che persiste: il sonno non è mai abbastanza. Il sonno non è una panacea, troppo sonno è dannoso quanto poco sonno. Degli studi condotti negli Stati Uniti hanno dimostrato che, dormire troppo influisce negativamente sulle malattie cardiovascolari e può portare persino a depressione e a tensioni alla schiena. Quindi ecco un buon consiglio: date sempre ascolto ai segnali del vostro corpo che ci guidano in modo specifico verso il ritmo giorno/notte.

Mito 7: Il sonno deve essere monitorato

No.
La moderna tecnologia ha fatto passi da gigante ed è entrata a fare parte della vita di molti di noi. Un esempio: portare al polso un orologio per monitorare il sonno. Questo orologio dovrebbe misurare, analizzare e valutare il sonno. È utile o è solo un giocattolo di moda? Questi dispositivi non sono molto precisi, danno solo valori medi e poco rilevanti. Anche senza elettronica sappiamo se abbiamo dormito bene o no. E chi, per ragioni diagnostiche, deve monitorare il sonno in modo molto preciso allora si deve rivolgere a un laboratorio del sonno (polisonnografia).

Mito 8: Il sonno perduto può essere recuperato nel weekend

No.
Dormire poco durante la settimana ma a lungo nel weekend? No, non funziona! Il sonno ha un ritmo fisso che va rispettato e il sonno migliore e più riposante è sempre il sonno profondo. E dormicchiare troppo a lungo alla fine rende ancora più stanchi.

Mito 9: I risvegli notturni ci devono preoccupare

Falso
Nessuno dorme una notte intera tutta di fila. Una decina di piccoli risvegli per notte sono del tutto normali e della maggior parte non ce ne accorgiamo nemmeno. Un aiuto medico è necessario solo se le fasi di veglia durano più a lungo. Chi in un periodo di quattro settimane, per almeno tre volte alla settimana, ci mette più di 30 minuti ad addormentarsi o in caso di risveglio notturno, rimane sveglio per almeno mezz’ora, potrebbe effettivamente avere un disturbo del sonno.

Mito 10: Il sonno migliore è prima di mezzanotte?

Ni.
Lo pensavano anche i nostri nonni: il sonno migliore e più riposante è quello prima di mezzanotte. Dopo l’introduzione dei metodi di misurazione nei laboratori del sonno, si è riusciti effettivamente a dimostrare che, l’opinione popolare non è così sbagliata. Sebbene non si possa dimostrare che, il sonno prima di mezzanotte è più salutare, le fasi del sonno profondo arrivano subito dopo che ci siamo coricati. Siccome questo di solito accade prima di mezzanotte il nostro corpo ne trarrà il massimo beneficio e recupero. È fondamentale che la prima ora e mezza di sonno non sia disturbata perché solo così potrà sopraggiungere il sonno profondo.

Miti e credenze comuni sull’insonnia – Parte 1

Il sonno fa parte della nostra vita, ma non tutto quello che viene raccontato a riguardo è vero. L’esperto del sonno Prof. Univ. Dott. Walzl fa chiarezza.

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