Orario invernale: un problema per i neonati

Ogni anno e per due volte. Ogni primavera e ogni autunno dobbiamo spostare l’orologio. A dire il vero il passaggio dall’orario estivo a quello invernale non è poi così male. Dopo tutto guadagniamo un’ora di dolce sonno. Però, per i bambini piccoli e soprattutto per i neonati, questo cambio orario può essere abbastanza impegnativo…

I nostri piccoli hanno, anche se molti genitori non riescono proprio a crederci, un ritmo di sonno molto preciso. Per questo motivo il cambio improvviso dell’orario può diventare un problema. Il papà e la mamma non sono disponibili nel solito orario e tanti piccoli “cittadini del mondo” non lo vogliono proprio capire. Più i bambini sono piccoli e più lo spostamento indietro dell’orologio crea dei disagi. Ne soffrono soprattutto i neonati nei primi sei mesi di vita, con il cambiamento dei loro ritmi (giorno/notte) già programmati.

I genitori esperti ne conoscono già le conseguenze: il piccolo è inquieto, piagnucoloso e probabilmente più rumoroso del solito. Udite, udite: tutto questo può durare anche due settimane, a volte anche di più…

Ma non disperate. Ci sono alcuni consigli ben collaudati per abituare meglio i piccoli al nuovo orario. Richiedono un po’ di pazienza ma possono aiutare anche gli adulti:

  • Cominciate gradualmente a mettere a letto il neonato circa dieci minuti più tardi (vale anche per gli adulti). È un modo estremamente delicato per arrivare al nuovo orario.
  • I bambini piccoli sopportano anche dei tempi più lunghi – circa 15/20 minuti. Ma questo con costanza!
  • Inoltre è importante modificare non solo il momento di andare a dormire e il risveglio. In caso di neonati deve essere adattata tutta la routine quotidiana, come per esempio gli orari dei pasti. Questi dovrebbero essere leggermente ritardati e regolati, giorno per giorno.

Inoltre i genitori, nel fine settimana del cambio orario, potranno essere un po’ più indulgenti. Se gli amati piccoli il sabato non vogliono proprio andare a dormire lasciamoli stare alzati tranquillamente un’ora in più. Se nostro figlio o nostra figlia andranno a letto più tardi, grazie al cambio orario, recupereranno il mattino dopo.

E anche i genitori guadagneranno qualche ora in più…