Il sonnambulismo, antico quanto l’umanità stessa, è un fenomeno misterioso, tema di numerosi aneddoti. Solo da cinquanta/sessant’anni,dopo l’introduzione della moderna diagnostica, si è fatta chiarezza sul sonnambulismo ( somnus=sonno, nox= notte, ambulare= camminare).
Ne soffrono circa il sei per cento dei bambini mentre l’incidenza negli adulti è molto più bassa. Malattie febbrili, affaticamenti e stress emotivi sono le cause scatenanti ma anche i fattori ereditari, come osservato p.es. nei gemelli.
Cruciale è inoltre la presenza di una fonte luminosa verso la quale il sonnambulo si sente magicamente attratto.
A lungo si è pensato che il sonnambulo si muova in sicurezza ma, come si è potuto dimostrare, questo non è assolutamente vero. Chi, e grazie al cielo non succede spesso, si avvicina all’orlo del baratro, non si ferma e precipita!
Durante i suoi attacchi, il sonnambulo, ha gli occhi aperti e un viso privo di espressione. Il controllo del corpo è scarso ma tuttavia può evitare persone e cose. Come già detto però, il sonnambulo agisce senza controllo.
Per svegliare un sonnambulo basta un leggero bisbiglio. La persona, risvegliata improvvisamente, è scombussolata, si spaventa e potrebbe reagire in modo aggressivo e quindi non sono escluse lesioni. Pertanto è importante allontanare delicatamente il sonnambulo dal pericolo e non svegliarlo bruscamente.
È interessante notare come molte persone sonnambule, durante un attacco, manifestano una fame vorace. Si gettano su tutto ciò che è commestibile e si rimpinzano. Cioccolato ancora confezionato, frutta sporca, insalata scondita….
Un trattamento è possibile, ma anche difficile. Non esistono una pillola o una terapia contro il sonnambulismo. Spesso, sono soprattutto i familiari che necessitano, specialmente quando si tratta di bambini, di cure e attenzioni, più degli stessi colpiti.
A parte i possibili spiacevoli inconvenienti ( per questo non svegliateli bruscamente, proteggete gli ambienti in cui dormono, chiudete porte e finestre) il sonnambulismo scompare dopo la pubertà o in età adulta.
Il training autogeno e cercare di trovare sollievo da stress e tensione sono rimedi di base.
Tuttavia, se il sonnambulismo persiste per lunghi periodi, anche in età adulta, potrebbe rivelarsi necessario intraprendere un percorso terapeutico farmacologico e psichiatrico.